Eisenbahn Panzerzug
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Schienenkampfwagen

  

Progetti Panzerzug 41 ed SP 42

Panzerzug BP 42 e BP 44

Treni per sicurezza delle ferrovie

Unità di ricognizione ferroviaria

Convogli comprendenti automotori pesanti e leggeri

Organizzazione e struttura dei comandi

Breve storia dei treni blindati e automotori ferroviari dal 1938 al 1945

Treni corazzati per scartamento russo

Panzerzug tipo BP 42

Panzerzug tipo BP 44

Treni blindati improvvisati

Automotrici corazzate Steyr

Automotrici blindate "Eisenbahnpanzertriebwagen"

Panzerjägertriebwagen 51, 52 e 53

PzKpfw III SK 1 (1943)

Veicolo "Zepellin"

 

 

 

Quando il conflitto europeo si iniziò a delineare, il 23 luglio 1938 l’Esercito tedesco iniziò a rimettere un funzione i sette Bahnschtzzug (treni di sicurezza). Tuttavia, solo quattro di loro (nn. 3, 4, 6 e 7) furono selezionati per le operazioni di combattimento sulla base delle loro qualità offensive e difensive ed equipaggiati di conseguenza; gli altri (nn. 1, 2 e 5) furono riservati a compiti di sicurezza ferroviaria dietro le linee del fronte.

 

Progetti Panzerzug 41 ed SP 42

Alla fine del 1940, con il duplice scopo di proteggere le linee ferroviarie dietro le linee dagli attacchi dei partigiani e di poter disporre di un veicolo corazzato su rotaia per azioni in prima linea, furono avviati due progetti. Il primo prevedeva un treno con vagoni blindati in grado di essere utilizzati singolarmente o abbinati ad altri vagoni, in grado di combattere su strada o su rotaia, con la conversione anche sotto tiro impiegando solo pochi secondi. L’indubbia complessità del progetto si traduceva in una produzione estesa per un medio periodo di tempo: solo i vagoni pianali di tipo Omm per il trasporto di carri armati furono costruiti nel 1941 e furono aggregati ai Panzerzug 26-31.

Il secondo progetto prevedeva sette vagoni corazzati trainati da una locomotiva diesel da 1260 CV. Il progetto prevedeva: un vagone di comando, un vagone per la sezione d'assalto, tre vagoni trasporto carri armati e due vagoni di sicurezza. I vagoni per il trasporto dei carri armati dovevano essere in grado di scaricare il loro carro armato in dieci minuti e di imbarcarlo nuovamente in quindici. L'armamento del treno doveva comprendere cannoni da 7,5 cm in torretta, Flak da 20 mm e mitragliatrici. Anche questo progetto non fu mai concretizzato e costituì la base per i Panzerzug BP 42/44 e PT 16.

Panzerzug BP 42 e BP 44

Poiché il Panzerzug 1941 e il SP 42 non si concretizzarono, nel gennaio 1942 la ditta Linke-Hofmann di Breslau fu incaricata di costruire nuovi treni blindati con la denominazione “BP 42” (Behelfmässischer Panzerzug), mentre Krupp doveva corazzare delle locomotive della classe BR57.

Queste locomotive permettevano al convoglio di raggiungere una velocità massima di 60 km/h con un'autonomia di 360 km. La locomotiva era equipaggiata con un tender 3T16, che poteva trasportare 7 tonnellate di carbone e 16,5 m3 di acqua.

Le specifiche tecniche standardizzavano la composizione dei treni blindati e l’insieme del loro armamento, al quale si dovevano adeguare tutti i treni blindati esistenti in quella data.

L'armamento era costituito da un cannone da 7,62 cm F.K.-295/1(r) e Flak da 20 mm per i vagoni artiglieria (AWagen), un 10,5 cm le.F.H.14/19(p) per il vagone artiglieria (G-Wagen) e mitragliatrici. I carri armati trasportati erano i PzKpfw 38(t). La corazzatura dei vagoni prevedeva uno spessore di 30 mm.

L'esperienza dei combattimenti dimostrò rapidamente che i quattro cannoni da 7,62 cm o 10,5 cm non erano in grado di impegnare con successo i carri armati russi e quindi si fece ricorso al montaggio su un carro piano dello scafo di un carro armato (PzKpfw IV o T-34) al fine di usare il suo armamento in torretta. Parallelamente, uno studio di progettazione avviato da L-H-W portò alla costruzione di una "Panzerjägerwagen" (vagone cacciacarri) nel 1944, equipaggiato con la torretta di un PzKpfw IV armato di un cannone da 7,5 cm L/48. Il 6 settembre 1944 l'Alto Comando dell'Esercito ordinò che la costruzione di 12 PZ di un nuovo tipo designato BP 44, che rispettasse questi ultimi standard. Parallelamente all'inserimento di due Panzerjägerwagen a ciascuna estremità del treno, i cannoni da 10,5 cm furono sostituiti con obici da 15 cm le FH 18.

In linea, i BP 42 e i BP 44, che rappresentavano il punto più alto della tecnica corazzata su rotaia, si dimostrarono efficienti nel mantenere alto il morale delle truppe che combattevano le bande di partigiani, ma soffrirono delle debolezze dovute alla loro progettazione conservativa: il vapore quale motore, la loro estrema lunghezza, la mancanza di flessibilità e i limiti alla corazzatura di protezione.

Treni per sicurezza delle ferrovie

I treni appartenenti a questa categoria non possedevano gli standard definiti per i BP 42/44 ma erano adeguati ai combattimenti previsti nelle località di utilizzo. Erano i treni improvvisati ("Behelfmässiger Panzerzug") che sarebbero stati utilizzati in particolare in Jugoslavia, in Italia e in Europa orientale. Con l'ordine del 12 luglio 1943 hanno assunto la designazione di "Streckenschützzug" (SSZ o treno di protezione di linee ferroviarie).

 

Unità di ricognizione ferroviaria

Il sistema ufficiale di classificazione tedesco stabiliva il seguente elenco:

Gleiskraftträder = veicolo ferroviario semovente non corazzato.

Eisenbahnpanzerzug (leichter Spähwagen) = veicolo leggero da ricognizione.

Eisenbahnpanzerzug (schwerer Spähwagen) = veicolo pesante da ricognizione.

Eisenbahnpanzerzug-Triebwagen = automotore blindato.

Panzerjäger-Triebwagen = automotore cacciacarri.

Convogli comprendenti automotori pesanti e leggeri

I treni erano costituiti da un insieme di questi automotori come segue: due serie di cinque automotori (le.SP costruiti da Steyr) o undici automotori (s.Sp anche costruiti da Steyr), alternando automotori armati, automotori comando con antenna radio e automotori con una torretta di carro armato. Il convoglio così organizzato fu completato ad ogni estremità da un Panzerjägerwagen leggermente diverso da quello usato con i treni di tipo BP 42 e BP 44.

 

Organizzazione e struttura dei comandi

Inizialmente i treni blindati erano sotto il controllo del Genio Ferrovieri, fino al 9 agosto 1941. In quella data, con l’accorpamento alle Truppe di Rapido Impiego, si ritenne necessario concentrare le informazioni tecniche e tattiche in un unico centro di comando, per consentire il loro rapido schieramento sotto un organismo con profonda conoscenza dei treni blindati: il Comando Treni Blindati annesso all'Alto Comando dell'Esercito, una funzione che rimase in vigore fino al marzo 1945. Il 01 aprile 1942, la forza dei treni blindati, che contava allora circa 2000 uomini provenienti da unità diverse, furono raggruppati amministrativamente insieme sotto il controllo di un nuovo centro creato a Varsavia-Rembertow (il Ersatz-Abteilung für Eisenbahn-Panzerzug-Varsavia-Rembertow, o WK I). Un'ulteriore riorganizzazione entrò in vigore il 01 aprile 1943, quando i treni blindati diventarono da quel momento parte integrante della "Panzerwaffe" anziché delle Truppe di Rapido Impiego. Alla fine del 1944, il Centro Treni Blindati di Varsavia-Rembertow fu trasferito a Millowitz nel Protettorato di Boemia.

Breve storia dei treni blindati e automotori ferroviari dal 1938 al 1945

Il PZ 1 fu allestito il 26 agosto 1939. Non prese parte alla campagna polacca e nel 1940 si trovava nella regione di Düsseldorf in servizio di guardia alla frontiera ovest. Avanzò in Olanda il 10 maggio 1940 in direzione di Gennep, poi di Mill, dove fu danneggiato da una mina. Fu riparato a Darmstadt, dove gli vennero aggiunti vagoni del PZ 5 smobilitato. Nel 1941, partecipò all'invasione dell'URSS settentrionale, con il 4 Panzergruppe operando in direzione di Leningrado, quindi operò sul fronte centrale attorno a Vitbesk e Smolensk. Dopo aver subito gravi danni il 28 novembre 1943, fu completamente ricostruito a Königsberg secondo i nuovi standard. Fino all'inizio del 1944 rimase presso il Gruppo d’Armate Centro, in particolare svolgendo missioni di sicurezza come parte della 221a divisione Sicherung con sede a Minsk. Fu distrutto dal suo equipaggio il 27 giugno 1944 durante l'offensiva estiva sovietica.

Poco dopo il suo ingresso in servizio nel luglio 1938, il PZ 2 partecipò all'occupazione dei Sudeti. Successivamente rimase inattivo sino all'invasione della Russia a cui partecipò. Tra l'inverno del 1941/42 e il giugno 1944 fu sotto il comando del Gruppo d’Armate Centro nella regione di Smolensk, poi a nord-ovest di Kovel dove effettuò missioni di sicurezza antipartigiane e di trasporto di truppe. Fu aggiornato allo standard BP 42/44, quindi fu ritirato dal servizio nel novembre 1944.

 

Il PZ 3 (l'ex BSZ München) entrò in servizio il 23 luglio 1938 e venne posto sotto gli ordini del VII Corpo d’Armata a Monaco di Baviera.

Un veicolo di ricognizione ferroviaria SdKfz 231 fu aggregato al treno. Dopo il 15 marzo 1939, quando la Germania invase la Cecoslovacchia, il PZ 3 arrivò a Brno passando per l'Austria.

Il PZ 3, insieme ai PZ 4 e 7, prese parte alle fasi iniziali della seconda guerra mondiale, entrando in azione il 1 settembre 1939. Un colpo diretto di un cannone anticarro polacco distrusse la torretta di comando. Costantemente sotto il fuoco, il treno non poté ritirarsi dal combattimento per un ponte demolito alle sue spalle, quindi subì gravi danni dal fuoco polacco, che distrusse il vagone comando, incendiò i vagoni dietro ad esso e quindi mise il treno fuori combattimento. Durante le successive riparazioni, la protezione della corazzatura venne migliorata e la torretta distrutta venne sostituita da una casamatta fissa.

Terminate le riparazioni, venne dislocato a Lublino. Il 10 maggio 1940 attraversò la frontiera olandese. Ma non poté compiere la sua missione di impadronirsi dei ponti sull'Ijssel in quanto gli olandesi avevano avuto tempo sufficiente per farli saltare in aria. Venne successivamente inviato alle officine di Halberstadt, dove i vagoni vennero migliorati, dotandoli di un cannone 7,5 cm L/40,8 da, di una casamatta di comando/osservazione elevata e di un complesso antiaereo (Flak 20 mm, sostituito nel marzo 1941 da un Flakvierlin20 mm). Per compensare il conseguente aumento di peso, venne aggiunto centralmente un terzo asse. Il PZ 3 divenne così uno dei meglio armati e protetti treni blindati di prima generazione.

All’inizio dell’operazione “Barbarossa”, il PZ 3 attraversò il fiume Bug nella notte del 22 giugno 1941 in direzione di Grajevo. Alla fine di ottobre 1941, tornò a Königsberg per riparazioni. Il 1 aprile 1942 fu fatto saltare in aria da una mina. Il 22, una mina controllata a distanza distrusse un vagone artiglieria e fece deragliare i due vagoni seguenti, con 7 morti e nove feriti tra l'equipaggio.

A seguito di gravi danni subiti a maggio, il PZ 3 fu inviato alle riparazioni; quindi fino al 12 luglio 1944 non fu disponibile, venendo adeguato agli standard BP 42 nelle officine Königshütte nell'Alta Slesia. Il giorno dopo aver lasciato i lavori, i russi lanciarono un'offensiva verso il Baltico nella zona di Dünaburg-Rositten e il 24 luglio il PZ 3 e il PZ 21 contrattaccarono a Kowno. Il 1 agosto, pochi chilometri dopo aver iniziato una missione, il PZ 3 deragliò e dovette tornare per le riparazioni.

Il 5 ottobre 1944 i russi attaccarono il fronte della Terza Armata e tagliarono le forze tedesche in due quando raggiunsero il Baltico. Il 10 ottobre 1944, il treno fu bloccato da carri armati russi e dovette essere reso inservibile dal suo equipaggio.

 

Il PZ 4 entrò in servizio l'11 agosto 1939. Durante l'inverno del 1941/42, il PZ 4 operò nel sud della Russia nella regione di Dniepropetrovsk. Tra aprile e giugno 1944 subì lavori di riparazione, quindi nel dicembre 1944 non comparve più nella lista delle unità attive. Il suo numero venne passato a un nuovo treno.

 

Entrato in servizio contemporaneamente agli altri treni gestiti dalla Reichsbahn, il PZ 5 entrò in Polonia il 15 settembre 1939, quindi dal 20 effettuò missioni di sicurezza intorno a Leopoli durante le discussioni sulla linea di demarcazione del confine tra russi e tedeschi. Era pronto per la campagna contro l’Olanda in cui doveva dare supporto a commando tedeschi travestiti da soldati olandesi. Il 10 maggio il movimento fu interrotto dalla distruzione del ponte sull'Ijssel e fu gravemente danneggiato dai cannoni anticarro olandesi. Fu disarmato nel giugno del 1940 ed i suoi vagoni furono trasferiti al PZ 1.

 

Il PZ 6 entrò in servizio il 10 luglio 1939 e, nonostante fosse incompleto, contribuì alla cattura della città di Grajewo in Polonia. Tra il 3 e il 18 ottobre 1939, fu completato nelle officine di Königsberg. Ha partecipato all'invasione dell'Olanda ma nel suo procedere venne bloccato da un ponte girevole che fu lasciato aperto; tornò quindi in Germania. Nel 1941/42, prese parte all’operazione "Barbarossa" in Lettonia, poi in Estonia, e infine nella regione intorno a Novgorod. Riparato dopo aver subito gravi danni, fu inviato in Croazia. Non fu mai portato agli standard BP 42 e fu distrutto in Serbia il 1 ottobre 1944.

 

Il PZ 7 venne ultimato ed entrò in servizio il 1 agosto 1939. Partecipò alla campagna polacca, quindi fu utilizzato per compiti di sicurezza nei dintorni di Varsavia. L'8 marzo 1941 venne rinforzato con impianti Flak da 20 mm. Nel novembre 1941 partecipò alle operazioni contro l'URSS (ma su linee a scartamento normale), per poi tornare in Germania per le riparazioni. Ritornò in Russia e combatté all’interno del Gruppo d’Armate Sud nella regione di Kovel. Nel giugno del 1944 tornò al centro di manutenzione di Varsavia-Rembertow e fu ritirato dal servizio alla fine del 1944.

 

Entrato in servizio il 26 novembre 1941, il PZ 10 fu suddiviso in due treni da combattimento: il Kampfzug I (un obice, due impianti Flak, un cannone anticarro, due cannoni da 10 cm e diciannove mitragliatrici, recuperate dal PP 53 Śmiały) e II (un impianto Flak, un cannone anticarro, quattro cannoni da 7,5 cm e 10 cm e diciannove mitragliatrici, recuperate dal PP 51 Marszalek). I vagoni erano ex polacchi, opportunamente adattati. Partecipò alle operazioni contro l’URSS, per poi trasferirsi nella regione di Kiev alle dipendenze del Gruppo d’Armate Sud fino all'inizio del 1944. Durante questo periodo coprì la ritirata delle forze tedesche dopo la sconfitta a Stalingrado. Durante le operazioni vicino a Sarny-Kovel, il PZ 10 partecipò alla rottura dell'accerchiamento russo di quella città, venne gravemente danneggiato ma riuscì a rientrare. Destinato alla riparazione a Rembertow, venne irreparabilmente danneggiato da un bombardamento di artiglieria nella seconda metà di aprile. Il suo equipaggio fu destinato a terra e il PZ 10 fu abbandonato.

Il Kampfzug II fu utilizzato in operazioni di sicurezza sulla linea presso Tarnapol e ricevette la numerazione di PZ 11. Tra la metà di marzo e luglio 1944 ricevette importanti lavori di modifica per essere portato allo standard BP 42/44.

Dall’estate 1944 vennero aggiunti i vagoni ferroviari PT16 e PT18. Fu distrutto il 13 gennaio 1945 vicino a Chęciny a sud di Kielce, bloccato insieme al PZ 25 da un ponte distrutto sul Nida.

 

Entrato in servizio il 10 giugno 1940 utilizzando materiale rotabile polacco, il PZ 21 si trasferì alla frontiera orientale dove stazionò dal 22 luglio 1940. Rimase in Polonia, agli ordini della 5 Panzer Division, fino all'aprile 1941, quando si trasferì in Francia.

Lì passò sotto il controllo della 94a divisione di fanteria e poi della 337a divisione di fanteria fino al luglio 1942. Il 17 luglio ripartì per il fronte orientale e fu destinato al settore Rshev, dove effettuò missioni antipartigiane per il 286a e 78a Reggimento di Sicurezza fino al 6 febbraio 1943.

Dal 6 febbraio 1943, rimase nella Russia centrale e in luglio entrò in azione a sud del saliente di Kursk durante l’omonima battaglia. All'inizio del 1944, operò contro i partigiani nella regione di Pripet a est di Brest-Litovsk. Il PZ 21 venne catturato dai russi il 30 ottobre in Lituania.

 

Il PZ 22 divenne operativo il 10 luglio 1940, utilizzando materiale rotabile polacco catturato. Rimase in Polonia fino alla fine di marzo 1941, e il 10 aprile 1941 venne trasferito in Francia, con sede Tours. Il 6 settembre fu spostato a Niort, quindi trasferito sulla costa del Mediterraneo. Rimase lì fino alla metà del 1944 e sfuggì alla cattura durante gli sbarchi in Provenza. Fu quindi inviato in Polonia, dove fu distrutto l'11 febbraio vicino a Sprottau.

Entrato in servizio il 1 marzo 1940 e costituito da materiale rotabile cecoslovacco catturato, il PZ 23 prese parte all'invasione della Danimarca, e dal 2 ottobre 1940 non venne più utilizzato. Riattivato il 19 giugno 1941, il 27 del mese rientrò in servizio e ricevette ufficialmente il numero 23. Si trasferì nei Balcani per rinforzare i tre treni blindati croati già presenti. Rimase in Croazia fino alla fine della guerra, in particolare operando nella regione di Belgrado.

 

Entrato in servizio il 1 marzo 1940, le operazioni del PZ 24, anch'essa composto da materiale rotabile ex cecoslovacco, furono identiche a quelle del PZ 23. Riattivato il 19 giugno 1941, prese il numero 24. Fino al 1943 fu in Serbia, poi si trasferì in Italia. All'inizio del 1944 fu richiamato per riparazioni. Si trasferì in Francia dalla metà del 1944 fino agli sbarchi in Provenza il 15 agosto 1944. Richiamato sul fronte orientale nell'inverno 1944/45, fu distrutto dal suo equipaggio in Polonia il 16 aprile 1945.

 

Operativo dal 1 marzo 1940 e costituito da materiale rotabile cecoslovacco, il PZ 25 fu per i primi tempi non utilizzato e ma poi riattivato il 10 dicembre 1941 con la numerazione 25. A quel punto gli venne assegnato il Eisb.-Panzer.-Triebwagen 15. Il treno venne inviato direttamente in Francia, nel momento in cui il PZ 21 venne trasferito al fronte orientale. L'armamento principale del PZ 25 consisteva in due cannoni da 7,5 cm e due carri armati Somua S35, sostituiti in seguito da carri armati PzKpfw 38(t). Dalla fine del 1943 fino al 1 marzo 1944 operò sulla linea tra Albenga e Nizza, quindi a nel sud-ovest della Francia da Nîmes a Montpellier. In seguito agli sbarchi in Provenza, il PZ 25 si trasferì sul fronte orientale dove venne distrutto il 13 gennaio 1945 nella regione di Kielce.

Treni corazzati per scartamento russo

Con l'avvicinarsi dell’inizio dell’operazione "Barbarossa", si decise di utilizzare quindici carri armati Somua catturati per creare sei treni blindati per lo scartamento russo, da numerare dal 26 al 31. Una sottovalutazione della minaccia partigiana (per non parlare del tempo, che era ancora più sorprendente) indusse i progettisti a utilizzare vagoni aperti, mentre solo la cabina delle locomotive della Classe BR57 era blindata.

 

Il PZ 26 fu completato e reso operativo il 26 maggio 1941. Comprendeva una locomotiva della classe G 10, tre vagoni Tipo Omm ciascuno con un carro armato Somua e due vagoni di sicurezza. Nel dicembre del 1941 si trovava nella zona di Leningrado.

Durante l'estate del 1942, alcuni vagoni e la locomotiva furono sostituiti con materiale sovietico. Poco dopo, venne modificato per le linee a scartamento normale che gli ingegneri tedeschi stavano introducendo man mano che l’avanzata in territorio sovietico progrediva, sostituendo lo scartamento russo.

 

Tra il marzo 1943 e l’aprile 1944 fu in Germania per essere modificato, quindi tornò sul fronte orientale dove fu utilizzato nella regione di Idritza e Polozk. Durante l'inverno del 1944/45, entrò in azione in Curlandia come parte del Gruppo d’Armate Nord. Fu catturato l'8 maggio 1945 a Libau in Lettonia.

 

Il PZ 27 operò durante l'inverno del 1941/42, nella regione di Briansk e Kursk e fu quindi riconvertito per lo scartamento ordinario. Il 30 maggio 1942 fu fermato e non fu rimesso in servizio fino al 13 luglio utilizzando materiale rotabile sovietico, quindi nel novembre 1942 fu convertito allo standard BP 42. Fu quindi impegnato nella regione delle Paludi di Pripet e nel marzo-aprile 1944 nella regione di Brest-Litovsk a nord-ovest di Kovel. Durante i combattimenti nel "Calderone", fu immobilizzato da un colpo diretto alla sua locomotiva e diversi vagono furono quindi distrutti. I restanti veicoli, insieme a quelli del PZ 66, presero parte a un contrattacco. Ritirato a Varsavia-Rembertow per le riparazioni, fu lì abbandonato.

Consegnato il 1 giugno 1941 nella caserma di polizia a Teschen-West, il PZ 28 entrò in Russia facente parte del Gruppo d’Armate Centro e operò con il PZ 27 nella regione di Terespol. Durante l'inverno del 1941-42, si trovava nella zona di Briansk-Orel-Kursk. Alla fine di marzo del 1942, i vagoni per fanteria di tipo Om furono sostituiti con vagoni blindati sovietici con cannoni da 7,62 cm. La locomotiva pure era un ex sovietica, una corazzata classe Ob o Oa. Trasferito nel Gruppo d’Armate Sud all'inizio del 1944, fu a Nikolaiev per le riparazioni, quindi tornò al centro di Varsavia-Rembertow. Fu distrutto nel giugno del 1944, durante le operazioni nei Carpazi.

 

Il PZ 29 entrò in servizio il 1 giugno 1941 e posto sotto gli ordini del Gruppo D’Armate Centro nella regione di Platorow. Fu parzialmente distrutto il 21 dicembre 1941 quando perse tre vagoni in una fossa scavata dai partigiani. Diverse demolizioni (binari, ponti) impedirono il recupero degli stessi, e infine il treno venne smantellato; la motrice rientrò al deposito e i suoi vagoni rimanenti furono suddivisi tra il PZ 27 e il 28.

 

Il PZ 30 entrò in Russia con il Gruppo d’Armate Nord e operò nella regione di Eydtkau unitamente al PZ 26. Nel dicembre del 1942, lasciò il fronte per essere migliorato agli standard BP 42, ma utilizzando vagoni sovietici catturati. All'inizio del 1944 fu nell'Ucraina meridionale, quindi fu costretto a ritirarsi a ovest della linea Nicolaiev-Odessa. La sua motrice venne sostituita da una sovietica di classe S. Alla fine di aprile 1945, tornò al centro di Varsavia-Rembertow per le riparazioni, quindi partecipò alla difesa di Danzica contro i russi. Fu distrutto il 21 marzo 1945 vicino a Gross-Katz.

Il PZ 31, l'ultimo dei treni appositamente costruito per l’operazione "Barbarossa", fu consegnato il 19 maggio 1941. Inizialmente fu collegato al Sondertruppen, quindi come gli altri treni, passò sotto il controllo dell’Esercito. Entrò in Russia nel 1941 a sostegno del Gruppo d’Armate Sud e operò nella regione di Zuravicav e poi a Poltava. All'inizio dell'estate del 1942, fu equipaggiato con materiale sovietico, e subito dopo fu convertito per funzionare su linee a scartamento standard. Fu distrutto nel dicembre 1943 in Russia, ma il suo equipaggio venne trasferito in Francia, dove fu in parte destinato al PZ 32.

 

Il PZ 32 è probabilmente il più famoso di tutti i treni corazzati tedeschi. È stato immortalato da René Clément nel film La Bataille du Rail in cui - quasi involontariamente - ha avuto il ruolo da protagonista. I suoi K-, G- e A-Wagen (quest'ultimo con cannoni da 10 cm 14/19) furono costruiti nelle officine Somua a Lyon-Vénissieux, la locomotiva 0-10-0 (050A 33) fu blindata nelle officine Schneider a Le Creusot e i due vagoni per il trasporto dei carri armati arrivarono completi dalla fabbrica di Linke-Hofmann. Ma poiché non arrivarono i carri armati Pz 38(t), furono sostituiti da due obici 122 mm su GwLrs (Lorraine Schlepper). Il suo equipaggio proveniva dal PZ 31. Il PZ 32 ebbe una carriera estremamente breve sotto la bandiera tedesca: alle 08.45 del 7 settembre 1944, quando entrò nella stazione di Saint-Bérain-sur-Dheune, il treno entrò in contatto con dei cacciacarri francesi del 3° squadrone della 9a RCA. Verso le 11.00 un proiettile di un cacciacarri francese (nomignolo Bourgogne) colpì la motrice e successivamente un altro colpo di proiettile sparato da un altro caccia carri (nomignolo Béarn) la immobilizzò definitivamente. L'equipaggio fuggì, e non ebbe il tempo di distruggere il treno. Con la fine della guerra, il PZ 32 iniziò la sua carriera cinematografica che fu misteriosamente conclusa dai demolitori.

Panzerzug 32

Nel gennaio 1942, venne costituito il PZ 51 utilizzando materiale rotabile sovietico ex SSZ Stettin. Dapprima nominato il 10 maggio 1942 PZ "A" e infine il 16 giugno 1942 PZ 51. Operò all'interno del Gruppo d’Armate Nord, nel quale rimase per tutta la guerra. All'inizio del 1944 era tra Dno e Tchichatchevo, quindi nella regione di Novgorod. A marzo condusse operazioni contro i partigiani della regione Idritza-Polozk. Fu distrutto in combattimento il 28 agosto 1944 nella regione di Walk in Estonia.

 

Il PZ 60 (PZ R) era l'unità per l’addestramento per il battaglione di Rembertow. Era un tipo BP 42 ma non compare nell'elenco ufficiale sotto quella definizione. Nel febbraio del 1944, era in combattimento nella regione di Lemburg con la denominazione "R". Quindi venne impegnato in operazioni di sicurezza a ovest di Tarnopol. Gravemente danneggiato nel marzo del 1944, tornò a Varsavia-Rembertow per le riparazioni, che non furono mai eseguite.

Panzerzug tipo BP 42

Costituito il 1 settembre 1942, il PZ 61 fu il primo della serie iniziale (nn. 61-66) dei nuovi treni Panzerzug BP 42. Raggiunse la sua zona operativa durante la controffensiva verso Velikiye-Luki alla fine di dicembre 1942, e rimase nella zona Velisch-Dorogobouch, poi in quella di Vitebsk, fino alla fine del 1943. Il 22 febbraio 1944 dovette subire riparazioni, quindi si riunì ai combattimenti nella zona Polok-Molodetchno-Wilna. Il 27 giugno 1944 fu distrutto nella regione di Bobruisk durante l'offensiva estiva sovietica.

 

Il PZ 62 venne consegnato il 15 agosto 1942 e ricevette il suo numero ufficiale il 1 settembre. Inviato al fronte orientale, si unì al Gruppo d’Armate Sud, dove era ancora nel 1944 sulla linea Christinovka-Talnovie. Successivamente effettuò operazioni di sicurezza e partecipò ai contrattacchi lanciati nel sud-est di Stanislav. Durante l'inverno del 1944/45, entrò a far parte del Gruppo d’Armate "A" in Polonia, dove fu distrutto nel gennaio del 1945.

 

Il PZ 63 fu destinato al Gruppo d’Armate Nord immediatamente dopo essere stato consegnato, e vi rimase fino al 1944, operando contro i partigiani sulla linea Pleskau-Luga. All'inizio del 1944 si trasferì nella riserva del Gruppo d’Armate Sud e ad aprile entrò in azione intorno a Lemberg. Venne distrutto il 17 luglio 1944 ad est di Krasne. Fu uno dei treni più conosciuti in quanto spesso fotografato per motivi propagandistici.

Filmato su Youtube che riprende un'azione del Pz63

Il PZ 64 venne consegnato il 1 ottobre 1942. Divenne operativo il 18 giugno 1943 e venne inviato nella zona meridionale del fronte orientale. All'inizio del 1944 fu richiesto nei Balcani per la lotta contro i partigiani in Croazia, e alla fine del 1944 fu inviato in Ungheria. Durante l'inverno del 1944/45, fu rinforzato dall'assegnazione della Panzertriebwagen 19. Durante i combattimenti nel febbraio del 1945 uno dei suoi carri armati PzKpfw 38(t) fu distrutto. Il treno fu catturato 30 km a nord di Graz il 9 maggio 1945.

 

Costituito il 1 novembre 1942, il PZ 65 venne immediatamente dislocato in Croazia dove fu posto sotto gli ordini dell'Alto Comando delle Truppe di Sicurezza. Alla fine si ritirò in Germania dove fu catturato dagli americani a Hotlthusen.

Il PZ 66 fu l'ultimo treno del primo ordine per il Tipo 42. Inviato a est, operava sulla linea Minsk-Orscha, quindi a sud di Mogilev. Nell'aprile del 1944 partecipò al contrattacco a nord di Kovel e pattugliò quindi la zona di Brest-Barano-Vitchi. Durante la ritirata nell'estate del 1944, fu distrutto vicino a Varsavia il 30 luglio.

 

Il primo treno del secondo ordine per i tipi BP 42, fu il PZ 67 che divenne operativo il 15 marzo 1943 e fu destinato al fronte orientale. All'inizio del 1944 si trovava nella regione di Polozk dove operava facente parte della 281a divisione di sicurezza. Il 28 agosto 1944 fu danneggiato vicino a Mitau in Curlandia e, irrecuperabile, venne sabotato dall'equipaggio.

 

Il PZ 68 fu formato il 1 agosto 1943 e all'inizio del 1944 si trovava nella regione di Pripet dove operava contro i partigiani. Fu distrutto nell'aprile 1945 durante la battaglia per Danzica.

Il PZ 69 fu gravemente danneggiato il 22 marzo 1944 e fu infine distrutto dal suo equipaggio vicino Tarnopol.

 

Il PZ 70 operò dal marzo 1944 nella regione di Slobodka-Birsula (Gruppo d’Armate Sud). Il 4 aprile 1944 il suo equipaggio si trovò bloccato dal danneggiamento del binario nella stazione di Radelsnaya e distrusse il treno durante l’attacco sovietico.

 

Il PZ 71 entrò in servizio il 16 settembre 1943, quindi operò nella regione di Tarnopol nel gennaio-febbraio 1944. Alla fine dell'aprile 1944 fu a Lublino per lavori di manutenzione e fu sabotato a Slanic (Romania) il 31 agosto 1944.

 

La storia del PZ 72 fu diversa: costituito il 23 novembre 1943, nella primavera del 1944 fu convertito in due treni di comando corazzati: il Befehls Panzerzug 72a e il 72b. Il primo entrò a far parte del Gruppo d'Armate Vistola dal 2 febbraio 1945 e partecipò alla difesa della Prussia orientale. Fu distrutto durante i combattimenti per Kolberg il 16 marzo 1945. Il Befehls Panzerzug 72b fu inviato nella regione di Varsavia dove appena arrivato sfuggì dall'essere circondato, per poi essere distrutto il 28 marzo 1945 vicino a Danzica.

Il PZ 73 fu costituito il 19 novembre 1943, quindi operò in Italia fino alla metà del 1944, dove fu catturato intatto alla fine della guerra. Alimentato da una locomotiva classe BR93 con una disposizione delle corazze diversa rispetto al resto della serie, servì da prototipo per il Panzerzug Tipo BP 44.

Panzerzug tipo BP 44

Il primo convoglio di tipo BP 44 fu il PZ 74 che entrò in azione il 25 luglio 1944 mentre era ancora a Rembertow in uno stato incompiuto, e il 29 fu distrutto in un attacco di carri armati T-34.

 

Come il PZ 74, anche il PZ 75 entrò in azione in uno stato incompiuto, vicino a Varsavia il 15 luglio 1944, poi con il Gruppo Armate Vistola, come treno addestrativo n. 5. In tale veste si trasferì alla base di Millowitz nell'ottobre del 1944. Tornò in zona di operazioni il 31 dicembre, e fu catturato intatto dalle truppe americane a Hagenow.

Il PZ 76 venne costituito nell'aprile del 1944 e inviato in Polonia per unirsi al Gruppo d’Armate Centro, dove coprì la ritirata delle truppe tedesche a nord di Varsavia. Fu distrutto il 14 aprile 1945 vicino a Königsberg a Sambie.

 

Operativo dal maggio 1944, il PZ 77 fu assegnato al Gruppo Armate Vistola e fu a Millowitz dal febbraio 1945. Fu distrutto il 26 febbraio in Pomerania.

 

Il PZ 78 venne costituito alla fine di maggio 1944 ed aggregato al Gruppo d’Armate Sud. Nel febbraio del 1945 si trasferì in Ungheria dove rimase per la maggior parte. Il 9 maggio, dopo la notizia della resa tedesca, il treno si diresse a Thalheim dove fu abbandonato da suo equipaggio che riuscì a fuggire nella zona americana.

Treni blindati improvvisati

A seguito delle operazioni del 1940 che portarono all'occupazione di vari paesi europei, furono messi in servizio treni "protetti" come ad esempio in Norvegia i treni Norwegen, Bergen ecc ...

Il fronte russo vide l'uso di numerosi treni blindati di fortuna come i treni di sicurezza (Streckenschützzug) Polko, Michael, Max ecc. ed è difficile capire le motivazioni per cui non siano stati considerati treni blindati "regolamentari". Alcuni furono in seguito trasformati in treni blindati e fu loro assegnato un numero, come nel caso del Blücher che divenne il PZ 52.

All'inizio del 1945, il treno di sicurezza "350" che operava con il Gruppo d'Armate Vistola era nelle officine Krupp-Drückenmüller per l'aggiornamento.

Negli ultimi giorni della guerra in Europa, i treni blindati venivano costituiti utilizzando una varietà di materiali, come i treni in costruzione nello stabilimento Linke-Hofmann di Breslavia.

In Grecia vennero messi in servizio i treni di sicurezza dal 204 al 214, ma le operazioni a cui presero parte sono scarsamente documentate.

Automotrici corazzate Steyr

Le automotrici corazzate Panzerzug (le.Sp) dal 301 al 304, operative dal 16 settembre 1943, furono destinate alle linee dei Balcani. La n. 301 operò in Serbia nella regione di Ujse-Raska e fu distrutta alla fine dell'anno. La n. 303 venne catturata alla fine della guerra e la n. 304 venne distrutta.

Steyr costruì anche le automotrici che avrebbero costituito i convogli corazzati da ricognizione Eisenbahn-Panzerzug (s.Sp) dal n. 201 al n. 210 sulla base meccanica (telaio e motore) del le.Sp.

Il treno PZ (s.Sp) 201 fu costituito il 5 gennaio 1944, quindi fu inviato nei Balcani, dove venne catturato alla fine della guerra. I nni 202, 203 e 204 divennero operativi agli inizi del 1944 e furono anch’essi inviati nei Balcani. I numeri dal 205 al 208 furono costruiti tra aprile e giugno 1944. Gli ultimi due della serie non furono mai completati, ed almeno uno di loro fu catturato a Millowitz nell'aprile 1945.

Automotrici blindate "Eisenbahnpanzertriebwagen"

La Eisb.-Pz.-Triebwagen 15 fu l'unica automotrice rimessa in servizio dopo essere stata utilizzata dalla Reichsbahn e fu inviata in Francia nel 1942, quindi nel 1944 nella regione di Larissa in Grecia.

 

La Eisb.-Pz.-Triebwagen 16, operativa dal 27 gennaio 1944, era l’automotrice più potente costruita per la Wehrmacht, da Schwarzkopf a Berlino-Wildau, sulla base della locomotiva diesel WR 550 D 14. La corazzatura di protezione era montata da Berliner Maschinenbau AG a Wildau. Nell'estate del 1944, fu associata al PZ 11 (insieme alla PT 18) e operò in Ucraina. A luglio, il treno e le due PT vennero coinvolte in un accerchiamento sovietico nella regione di Rawa-Russka, quindi parteciparono alla difesa di Lublino. Si ritirarono verso il fiume San il 27 e 28 luglio. Il 12 gennaio 1945, fu circondata durante l'offensiva sovietica, ma riuscì a rompere l'accerchiamento con una notevole azione da parte del suo equipaggio, che costruì un binario su cui fuggire.

Le Eisb.-Pz.-Triebwagen dal n. 17 al n. 20 erano formate dai vagoni ex-sovietici MBV D-2 riparati, riarmati e rimontati. Il PT 17 divenne operativo nell'aprile del 1943. Operò sul fronte orientale e fu distrutto nell'agosto del 1944 vicino a Varsavia. Le PT 18, 19 e 20 divennero operative il 20 novembre 1943 e furono inviate rispettivamente in Polonia, al Gruppo d’Armate Centro e al centro di Lissa sull'Elba. Tutte erano armate con cannoni 7,62 cm F.K. 295/1(r). La PT 20 fu aggregata al PZ 11 dall'estate del 1944 e fu distrutta il 16 gennaio 1945 a Kielce.

 

Le Eisb.-Pz.-Triebwagen dal n. 30 al n. 38 erano le automotrici LiBli tipo Aln-56 italiane, una delle quali era stata sequestrata al momento dell'armistizio italiano nel 1943. Otto modelli con armamento antiaereo furono ordinate dai costruttori italiani, realizzando un totale di nove LiBli gestiti dalla Wehrmacht. Le prime tre unità, le TR dal n. 30 al n. 32, furono consegnate il 12 maggio 1944.

Panzerjägertriebwagen 51, 52 e 53.

Costruiti alla fine del 1944, ma mai entrati in servizio, questi automotrici ferroviarie cacciacarri furono armate con torrette di PzKpfw IV Ausf H o J. Una di loro fu catturata e messa in un deposito americano ad Augusta e le altre due furono danneggiate dai bombardamenti nella fabbrica di Linke-Hofmann a Breslavia.

PzKpfw III SK 1 (1943)

Veicolo "Zepellin"

Questa macchina fu costruita in Finlandia da componenti russi: le porte venivano dai trattori di artiglieria Komsomoletz, la torretta da un BA-10 e così via. Era usato sul ramo Kemijärvi-Salla-Alakurtti, che si trovava a cavallo della frontiera con la Russia.