Focke Achgelis Fa-330 Bachstelze
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All'inizio del 1942, alla Focke Achgelis di Laupheim fu chiesto di progettare un autogiro, un aquilone giroscopico monoposto da impiegare sui sommergibili in navigazione di superficie per estendere il campo visivo dell'osservatore. In quel momento, gli U-boote erano costretti ad allontanarsi dalle aree di navigazione prossimali alle coste della Gran Bretagna e degli Stati Uniti per operare nell'Atlantico centrale dove c'era una maggiore sicurezza in quanto non esisteva copertura aerea degli Alleati.

L’autogiro, denominato Fa-330 Bachstelze (Ballerina), era facilmente assemblabile o smontabile in pochi minuti e riposto attraverso un portello di un sommergibile. La struttura era costituita da due tubi d'acciaio principali, uno orizzontale e uno verticale. Sul tubo orizzontale era montato il sedile del pilota con comandi e un piccolo quadro strumenti, pattini di atterraggio e, nella parte posteriore, un semplice piano di coda, pinna e timone. Il tubo verticale, dietro il sedile del pilota, formava un pilone per il rotore.

Il rotore a rotazione libera aveva tre pale, ognuna delle quali consisteva in una barra d'acciaio tubolare con nervature in compensato e compensato sottile e rivestimento in tessuto. Ciascuna pala del rotore aveva un ammortizzatore regolabile. Il passo della pala poteva essere regolato con viti prima del decollo. Oltre agli ammortizzatori, c'erano anche cavi di collegamento tra pale. L'asse del rotore era leggermente più avanti del centro di gravità della macchina.

Fa-330 Bachstelze esposto al Musée del l'Air e de l'Espace di Parigi (foto dell'autore del 1991)

Il movimento inclinava la testa del rotore nella direzione appropriata per il controllo longitudinale e laterale, e il funzionamento dei pedali del timone dava un minimo controllo direzionale. Il piano di coda non era regolabile. Il Fa-330 era lanciato dal ponte del sommergibile che navigava in superficie, movimento che dava alla macchina una leggera inclinazione all'indietro una volta che il rotore ruotava. Se c'era vento, bastava una spinta a mano per far muovere il rotore, poi l’autogiro era trattenuto da un cavo d’acciaio avvolto ad un argano.

L'addestramento pilota era impartito in una galleria del vento a Chalais-Meudon vicino a Parigi, e l'autogiro era molto facile da usare. Si ritiene che due o tre membri dell'equipaggio di ogni battello equipaggiato con Fa-330 abbiano imparato a pilotarlo.

Avendo a disposizione 120 m di cavo da rimorchio, era possibile arrivare ad un'altitudine massima di 120 m, estendendo in tal modo il campo visivo a 50 km. In emergenza, il pilota, che aveva un contatto telefonico con il battello, poteva, tirando una leva faceva staccare il rotore e sganciava il cavo di rimorchio. A questo punto, il pilota, con un paracadute agganciato dietro al sedile, slacciava la cintura di sicurezza dal seggiolino per consentire al resto del Fa-330 di cadere in mare mentre faceva una normale discesa con il paracadute. In una discesa normale, l'autogiro veniva recuperato riavvolgendo con l’argano il cavo di collegato sino a farlo ancorare sul ponte e, in quel momento, il pilota arrestava il rotore con un apposito freno.

Sebbene progettata da Focke Achgelis, il Fa-330 fu costruito dal Weser-Flugzeugbau a Hoykenkamp, vicino a Brema. Questa fabbrica ne produsse circa 200.

Estrazione, montaggio ed impiego del Bachstelze a bordo di un U-boote

La principale classe di U-boote adatta ad utilizzare il Fa-330 era il Tipo IX-D/2 con una velocità massima di superficie di 19,2 nodi. L’autogiro non ebbe larga diffusione perché, in caso di emergenza, l'U-boote doveva ritardare l'immersione per raccogliere il pilota dell'autogiro, o immergersi e sperare di riprenderlo più tardi.

I primi Fa-330 furono probabilmente imbarcati sui battelli a metà del 1942 ma furono usate nell'Atlantico meridionale e nell'Oceano Indiano solo in rare occasioni. L'U-861, ad esempio, ha usato il suo autogiro durante una missione nell'Oceano Indiano al largo del Madagascar.

Link ad un filmato Youtube nel quale è documentato l'utilizzo

Un esemplare del Fa 330 venne in possesso degli Alleati il 3 maggio 1944.

Il 2 maggio 1944 nel Mar Arabico ad est di Ras Hafun, in Somalia, il sommergibile U-852comandato dal Capitano Heinz-Wilhelm Eck in rotta verso l'Oceano Indiano per unirsi al branco di lupi “Monsone” che operava in quel teatro,venne attaccato con bombe di profondità da un aereo britannico Wellington (621 Sqn RAF / E) e successivamente da altri cinque velivoli Wellington (621 Sqn / T, F, D, U e 8 Sqn RAF / G). Gravemente danneggiato venne affondato dal suo equipaggio il 3 maggio 1944 a nord di Bandar Beyla presso il capo Guardafui, in Somalia.

Due foto del relitto dell'U-852

Grazie ad una ispezione dell’U-852 affondato in acque basse, gli Alleati vennero in possesso del Fa-330, del quale erano dotati anche gli altri due battelli, l’U-177 e l’U-181, del Gruppo Monsone.

 

 

 

Fonti

https://uboat.net/technical/bachstelze.htm

http://www.aviastar.org/helicopters_eng/focke_330.php

https://alchetron.com/Focke-Achgelis-Fa-330

http://www.bredow-web.de/Museum_Cosford/Focke_Achgelis_FA-330_Bachstelze/focke_achgelis_fa-330_bachstelze.html

http://www.wardrawings.be/WW2/Files/2-Airplanes/Axis/1-Germany/09-Helicopters/Fa-330/Fa-330.htm

J.R.Smith, Antony L. Kay "German Aircraft of the Second World War", 1972